Domande e risposte

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Restauro

Domanda: Ciao a tutti Voi! Mi chiamo Alessandro e sono dalla provincia di Vicenza. Sono nuovo in questo club, ma non "nuovo" nell’utilizzo del nostro calibro 16, bensì da ormai 5 anni è il mio compagno di boschi. Volevo chiedere a voi un quesito: devo restaurare un fucile sovrapposto acquistato da un mio amico, il quale sono molto affezionato, perchè dalla prima volta che l’ho visto ho fatto di tutto perchè me lo vendesse, e alla fine ci sono riuscito.Ora lo voglio sistemare per bene e utilizzarlo. Sapete indicarmi un bravo restauratore certosino sia per quanto riguarda meccanica-canne, e legni? Un saluto a tutti Alessandro

Risposta: Ciao Alessandro, se da Vicenza non ti metter troppo pensiero portare l’arma a Brescia, allora sicuramente Maurizio Bertolassi di R.F.M. è la persona che fa per te. E’ persona molto vicina al Club, competente sia nella produzione di armi su misura, sia sul restauro. Parlaci per telefono, digli che sei dei nostri, sulle armi nuove ha una convenzione con il Club con il 15% di sconto, magari ti viene in contro anche sul prezzo di un eventuale restauro, anzi, e penso che la cosa possa aiutarti digli che ti ho consigliato io di parlare con lui, ossia Riccardo Ceccarelli. Il numero lo trovi sul sito www.rfmarmi.it

Dispersore

Domanda: Dato che caccio la beccaccia con il cal. 16 e faccio i dispersori in proprio con risultati non proprio ottimi ,vi chiedo se esitono già fatti come per altri calibri.

Risposta: Salve Claudio dopo aver cercato per anni la soluzione, l’ho trovata. Nessuna azienda italiana li produce in calibro 16, per cui abbiamo individuato e provato con efficacia dei crosillon acquistati in internet sul sito Midway Italia. Ritengo che vengono direttamente dagli Stati Uniti. La croce si inserisce dentro ad un contenitore a cui consiglio di tagliare i setti di unione dei petali, per agevolare l’apertura dello sciame.

Informazioni sulle ricariche

Domanda: Ciao amici sedicisti volevo sapere se le ricariche del amico Mariano Piras con la tecna le usa in armi datate E quelle di Sergio Anginoni se il piombo è dal 10 allo 0 o se è 10 zeri. Ringrazio per la cortesia.

Risposta: Relativamente al munizionamento Anginoni trattasi di doppio zero anche se erroneamente è stato inserito altro. Mariano ha effettivamente arma datata ma in ottime condizioni pari al nuovo.  

Randite

Domanda: Sono in possesso di un barattolo di randite e bossoli in cartone tipo 1 con innesco 645 e tipo 2 con innesco inox . Che dosi devo usare per il mio 16 del 1953?

Risposta: Gentile amico, la Randite assieme all’Acapnia è una delle polveri più vecchie. E’ di tipo non gelatinizzato ed era particolarmente adatta a caricamenti estivi, soffrendo di fatto l’umidità. Proprio questo fattore e le la lunga datazione che sicuramente ha la polvere vi fanno ritenere che anche ben conservata, possa avere almeno un po’ alterate le proprie caratteristiche balistiche originali. Saremmo perciò propensi a consigliarti di non utilizzarla. In ogni caso attingendo al datato volume "LE MODERNE POLVERI DA CACCIA E DA TIRO" di Pierluigi Gallina abbiamo reperito questa dose di caricamento in bossolo di cartone che non contempla però i gli inneschi di cui sei in possesso. In calibro 16, con borra feltro ed orlo tondo: 1,75-1,85 x 26-28, innesco 6,45. Ribadendo il consiglio iniziale di non osare con la randite, nel tuo 16 del 1953 puoi tranquillamente caricare polveri moderne, come del resto facciamo quasi tutti noi.  

Doppietta del 1953

Domanda: Delle ricariche pubblicate dagli amici sedicisti quali vengono usate in armi vecchie quelle bancate 900 bar?

Risposta: In linea di massima tutte le ricariche presentate dagli amici vengono utilizzate in armi abbastanza datate, la cui prova di pressione è stata effettuata a 900 Bar. Abbiamo volutamente richiesto agli amici di suggerire sempre cariche non esasperate. Per avere un ulteriore margine di sicurezza nell’utilizzo di tali indicazioni di cariche suggerisco di prendere in considerazione in particolare quelle che sono al di sotto dei 30 grammi di piombo e di confrontarle prima della loro esecuzione con tabelle di ricarica proposte da alcune aziende - es. Gualandi (sul sito internet dell’azienda sono presenti tabelle di ricarica) - che hanno avuto modo di testare in canna manometrica tali cariche. C’è comunque da considerare rispetto agli assetti suggeriti che pressioni elevate possono scaturire da maldestre operazioni di caricamento qual per esempio esagerate calcature di borre o chiusure troppo incisive. 

Doppietta Cockerill cal. 16

Domanda: Salve, sono indeciso se comprare o no una doppietta sopracitata in quanto è camerata 65 mm. Inizialmente essendo io un ricaricatore domestico mi ero convinto...poi successivamente documentato sul web ho visto che non sono reperibili nemmeno le tabelle di ricarica delle attuali polveri moderne..Voi cosa consigliate?

Risposta: La doppietta cockerill di cui ci è posto il quesito, ripropone l’annoso problema di molti appassionati del calibro 16 che affascinati da doppiette datate si ritrovano ad avere il limite della camera di scoppio di 65 mm. Si è un bel problema, non esistendo di fatto reperibili sul mercato munizionamenti a 65 mm. Allo stato attuale ce ne sono solo due di 67 mm prodotti da Baschieri & Pellagri e RC Cartridges. In passato ne ha prodotte Danesi in bossolo 65 ma a quanto ci risulta la produzione è sospesa. Tenuto presente che munizioni in 67 mm possono essere sparate in camera da 65, questo non significa che il rendimento balistico sia efficace perché non sparate nella loro naturale sede. E peraltro acquistare una doppietta con il limite tecnico di poter sparare solo due o tre cartucce, non sempre disponibili nelle armerie non è poco. Venendo alle tabelle di ricarica, si in effetti ormai da anni tutte le tabelle di ricarica proposte dagli esperti sono da 67 mm (pochissime) a 70 mm (quasi tutte). Questo perché i bossoli in commercio sono per lo più da 70 mm e di fatto è divenuta una naturale conseguenza. Peraltro le tabelle disponibili (quelle serie) sono sempre testate al banco di prova e quindi ragionevolmente sicure. La scienza balistica ci fornisce un supporto affermando che è possibile tarare una cartuccia in bossolo da 65 mm partendo da un assetto da 70 mm riducendo di 10 centigrammi (es. da 1,35 a 1,25 gr) la dose di polvere. Ma il concetto è empirico e andrebbe poi per sicurezza testato in canna manomentrica. Per chiudere il discorso personalmente, per quanto la doppietta possa essere attraente, consiglierei di rinunciare all’acquisto.  

Detenzione armi e munizioni

Domanda: Quante armi e quante munizioni è possibile detenere e come denunciarle?

Risposta: La denuncia deve essere presentata nei seguenti casi: 1) quando si viene in possesso di armi e cartucce per acquisto personale o per eredità; 2) quando si cedono armi e cartucce a terzi; 3) per variazione del luogo di detenzione delle armi e delle cartucce.
--- A R M I --- L’arma detenuta deve essere immediatamente denunciata alla Questura o al Commissariato di zona, oppure in Questura o alla stazione Carabinieri competente per territorio. Il modulo (pdf 60 KB ) per la denuncia è disponibile anche presso gli stessi Uffici. E’ possibile detenere fino ad un massimo di 3 armi comuni da sparo, 6 armi sportive e un numero illimitato di fucili da caccia. Le armi possedute non possono essere portate fuori dal luogo di detenzione, a meno che non si abbia l’autorizzazione. Per avere la possibilità di detenere un numero maggiore di armi, occorre la licenza di collezione rilasciata dal Questore. Questa permette di detenere una quantità illimitata di armi di cui, però, non è possibile avere il munizionamento. Inoltre, non è comunque possibile detenere più di un esemplare per ogni modello di arma.
--- M U N I Z I O N I --- La denuncia delle munizioni è sempre obbligatoria: 1) per le cartucce per pistola o rivoltella, la cui detenzione non può comunque essere superiore ai 200 pezzi; 2) per le munizioni per fucile da caccia aventi caricamento diverso dai pallini. Per le cartucce caricate a pallini la denuncia non è obbligatoria fino ad un massimo di 1000 pezzi. L’obbligo di denuncia scatta quando il loro numero eccede i 1000 con un limite massimo di detenzione fissato in 1500 pezzi. 

Carta Europea per le armi da fuoco

Domanda: Cosa è la carta europea per le armi da fuoco?

Risposta: La Carta europea estende la validità delle autorizzazioni concesse in Italia ai paesi della Comunità europea. Ciò significa la possibilità di portare e trasportare, all’interno dei paesi della Comunità, le armi iscritte sulla carta sia per uso sportivo, che per uso venatorio. La Carta europea d’arma da fuoco viene rilasciata a chi sia già in possesso di licenza di porto o trasporto di armi. Infatti la sua validità è legata a quella delle licenze o autorizzazioni cui si riferisce e comunque non può mai superare i cinque anni. I possessori della Carta, italiani e stranieri, possono trasferire e trasportare le armi iscritte senza altra licenza o autorizzazione (autorizzazione al trasporto per uso sportivo, autorizzazione al trasferimento delle armi) purchè in possesso delle autorizzazioni prescritte per l’esercizio dell’attività. La richiesta, indirizzata al Questore, va presentata al Commissariato di zona, se presente, oppure in Questura o, in assenza, alla stazione dei Carabinieri competente per territorio, compilando il modulo disponibile presso gli stessi Uffici. Alla richiesta si deve allegare: 1) due contrassegni telematici da euro 16,00 da applicare sulla richiesta e sulla carta; 2) la dichiarazione sostitutiva valida attestante il possesso delle autorizzazioni come il porto o il trasporto nel territorio italiano delle armi comuni da sparo, oltre all’avvenuta denuncia di detenzione, o la documentazione rilasciata dagli organi competenti; 3) i dati identificativi dell’arma o delle armi, fino ad un massimo di dieci, che si intendono iscrivere sulla carta, indicando, per ognuna, tipo, marchio e modello, calibro e matricola; 4) la ricevuta di versamento di Euro 0,83 per il costo della carta (che è di Euro 2,06 per la versione bilingue), richiedendo all’Ufficio territoriale competente gli estremi del conto corrente della corrispondente Tesoreria Provinciale dello Stato; due foto recenti, formato tessera, a capo scoperto e a mezzo busto.

Uso di doppietta con canne damascate

Domanda: Salve sono in possesso di una vecchia doppietta belga a canne damascate in calibro 16, lo posso utilizzare a caccia?

Risposta: Gentile amico la domanda è un pò vaga ma cerchiamo di rispondere per gradi. Innanzi tutto di sicuro la doppietta è molto datata per cui occorre essere certi che le sue parti meccaniche, tutte ma in particolare le chiusure siano in perfetta efficienza. Ed ovviamente poi le canne devono avere lo stesso livello di efficienza. Constatato questo c’è da dire che tale doppietta così datata non è stata sottoposta alle prove di pressione di armi più moderne per cui se si verifica che è in buono stato (ma lo faccia fare da un armaiolo, non lo faccia lei in maniera superficiale) può sparare magari utilizzando cartucce non esasperate e nel rispetto massimo dei 28 grammi tipici del calibro 16. Sicuramente avrà camere da 65 mm per cui avrà il problema ulteriore di trovare le munizioni ma se le fa da se il problema è risolto.

Bossolo in plastica e borra feltro

Domanda: E’ logico usare una combinazione di cartuccia con bossolo di plastica e borra in feltro.

Risposta: La risposta più semplice potrebbe essere perché no? In realtà bisogna porre attenzione ad un fattore ber preciso. L’elasticità della plastica e del bossolo è ben superiore a quella della borra feltro. Per cui è difficile tarare una cartuccia di giusto equilibrio quando non si è sicuri della tenuta ai gas di una borra in feltro che non segue in dilatazione quella del bossolo. Per questo motivo si utilizzano quasi sempre borre di plastica che hanno il medesimo coefficiente di dilatazione del bossolo. Il feltro era adatto per il bossolo in cartone, dico era perché al momento non siamo a conoscenza di bossoli in cartone di nuova produzione.

Chi produce armi in calibro 16 in Italia

Domanda: Salve gradirei sapere quali sono i produttori italiani del calibro 16.

Risposta: Molti, più di quanto avrebbe potuto immaginare. Producono di tutto (semiautomatici a parte, ma mai dire mai). Glie li elenco: EFFEBI, RFM ARMI, FERLIB, MAURO BATTAGLIA, LUCIANO BOSIS, FABBRI, FAIR, FALCO, FAMARS, FAUSTI, PIOTTI, POLI, RIZZINI, SALERI, ARMI ART, INVESTARM. 

Pressioni logiche per un vecchio cal. 16

Domanda: Salve, sono un grandissimo appassionato di caccia. Pratico fondamentalmente la caccia alla migratoria di passo, saltuariamente quella al cinghiale e dal prossimo anno inizierò quella di selezione al capriolo e al daino in provincia di Firenze. Mi rivolgo al vostro club perchè condivido a pieno la vostra passione per il calibro 16, a mio avviso il migliore per tutte le cacce in quanto giusto compromesso tra lo strapotere del 12 e quello relativamente scarso del 20. Tutto è iniziato quando mio nonno mi ha regalato uno dei suoi 16 ( anche lui lo si può considerare uno dei nostri ...55 licenze tutte con il fidato 16)... Da quel momento non l’ho più abbandonato, riponendo il 12 nell’armadietto...per questi due anni lo ho usato per la migratoria e per qualche fagiano di tanto in tanto.... Ma il mio dubbio è questo: posso portarlo con me in battuta al cinghiale? Il modello è un berretta monobloc con camere da 70 con cani interni... Credo che risalga agli anni 50... Mio nonno lo ha usato fino a 15 anni fa un po’ per tutto... dalla caccia al capanno, al tiro a volo al passo fino al cinghiale. Ho visto che la B&P produce delle cartucce a palla asciutta per il 16 con bossolo di 67 e palla Gualandi, e con caratteristiche tali da poter essere sparate anche in canne strozzate... La pressione max è di 740 bar... Non è eccessivo? Non rischio che mi scoppi la canna (3 stelle/ una stella)? Vi sarei molto grato se mi chiariste questo dubbio che mi "perseguita " da un po’ di tempo... Mi dispiacerebbe davvero dover rinunciare al mio adorato 16 nelle caccerelle al cinghiale che hanno luogo da noi in Toscana. Vi ringrazio per l’attenzione accordatami e vi porgo i miei sinceri saluti di cacciatore.

Risposta: Anche Rottweill produce buone cartucce da cinghiale per il calibro 16 ma sinceramente non ne conosco le pressioni e il sito dell’azienda recentemente rinnovato non aiuta per questa informazione. Però sono d’accordo con te, una doppietta ereditata sarà stata bancata a 900 bar. Non credo che sia il caso di sparare cartucce che generano una pressione elevata di 740 bar. Ti consiglierei di ragionare la questione con il tuo armiere di fiducia ma se fossi in te non le sparerei.

Camere da 65 mm a cartucce da 70 mm

Domanda: Con camera 65 mm si possono usare cartucce da 70 mm?

Risposta: Assolutamente non le venga in mente di provare. Anche se la cartuccia da 70 mm entra in una camera da 65 mm per via della chiusura che le "ruba alcuni millimetri", lo srotolamento del bossolo allo sparo provocherebbe una occlusione del raccordo camera di scoppio/canna con la conseguenza del forte rischio dello scoppio della canna.

Ithaca

Domanda: Per caso ho scoperto, visitato e apprezzato il vostro sito e, se possibile, vorrei dal vostro esperto una risposta al seguente quesito: posseggo un fucile a pompa cal.16 marca ITHACA GUN CO. INC N.Y. ; sulla canna trovo scritto "Patent no. 1849982 model 37", poi " 16 GA - 2 3/4 chamber - made in U.S.A." e poi ancora "PROOF TESTED": 1) quanto è lunga la camera di scoppio: 65 o 70 ? l’arma funziona egregiamente con le cartucce Baschieri & Pellagri F2 Classic (67 mm.-29 grammi) di cui però non riesco a trovare (nella mia zona) munizionamento più grande dell’ 8, mentre con le cartucce da 70 mm ho qualche difficoltà nell’estrazione (da quello che so però 2+3/4 dovrebbe equivalere a mm. 70) 2) da ciò che si legge è possibile capire quali sono le pressioni a cui è stata testata l’arma? Precauzionalmente adopero sempre cartucce max 28/29 grammi Nel complesso comunque ribadisco senz’altro quanto ho letto nel sito: si tratta di un calibro balisticamente "azzeccato", il giusto compromesso tra peso e potenza; non ha senso la tesi di chi lo vorrebbe anacronistico per via del munizionamento 20 magnum (... che per me è come una 500 col motore di una Ferrari).

Risposta: Il fucile ITHACA a pompa in calibro 16 è stata ed tutt’ora arma molto apprezzata negli Stati Uniti, mentre in Europa il concetto del pompa non è passato e se ne trovano pochi. Ha perciò in mano che pur essendo commerciale ha una sua rarità nel nostro continente. Per ciò che concerne la camera di scoppio matematicamente i 2 pollici e 3/4 corrispondono a 69,85 mm, quindi stiamo parlando di un fucile con camera di 70 mm. Il problema di estrazione non è perciò spiegabile con la lunghezza della camera di scoppio ma può essere relativo al dente di estrazione magari un pò usurato che non riesce a gestire bene il movimento di rotazione estrattiva di un bossolo più lungo dei 67 mm delle F2. Queste ultime sono ottime cartucce come tutte le originali in commercio del resto, ma il problema della disponibilità delle munizioni è uno di quelli che il club ha preso di petto. Relativamente a questa questione nel sito può trovare alcuni suggerimenti. Su questa pagina può trovare le aziende che producono munizioni in calibro 16 di 67 mm che come vede sono solo B&P ed RC. E in quest’altra pagina può trovare le armerie italiane che hanno risposto alla nostra sollecitazione sulle cartucce che hanno a disposizione (la consigliamo di contattarle prima e magari ne trova utile per distanza). Per ciò che concerne la pressione di prova PROOF TESTED significa letteralmente "provate in" che avrebbe dovuto essere seguito dal numero che stranamente non è stampigliato. Comunque considerando sino a che epoca Ithaca a ha prodotto il fucile in suo possesso ritengo di poter dire che sia stato testato 900 bar. L’utilizzo di cartucce di 28/29 grammi è la corretta carica del calibro per cui spararle è la normalità per tutti i secicisti. Per questo si dice che il 16 è il calibro perfetto essendo l’unico calibro che spara naturalmente una dose assoluta di piombo (e non frazioni o multipli di esso) ossia 1 oncia all’incirca 28 grammi, più precisamente 28,3495231 grammi. Perciò concordiamo con Lei, è un calibro molto azzeccato, e inspiegabilmente messo da parte dall’industria, ma il Club è qui per questo. 

Cartucce dispersanti francesi

Domanda: gentilissimi, vorrei sapere se quelle cartucce francesi si possono trovare in qualche armeria ,o comprarle anche via corriere grazie della vostra cortesia ..Antonio Reco

Risposta: Purtroppo la risposta è no, non sono munizioni commercializzate in Italia e per la vigente normativa italiana sulle munizioni non è possibile acquistarle per corrispondenza.

Fai la tua domanda scrivendo a segreteria16@calibro16.it

Per qualsiasi ulteriore informazione sulla attività del Club scrivere a : segreteria16@calibro16.it

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