La rosata dei pallini da caccia

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Quando i pallini da caccia vengono sparati e lasciano la canna del fucile vengono proiettati in una traiettoria che arriva sul bersaglio. Durante il percorso la resistenza dell'aria all'avanzamento dei pallini provoca una dispersione con conseguente allargamento dello sciame che arriva sul bersaglio in maniera allargata che comunemente viene definita rosata.
Fino ai 12 metri dalla bocca della canna lo sciame dei pallini viaggia all'incirca unito, oltre i 12 metri e fino ai 35-40 metri condireti come il massimo limite del potere lesivo, i pallini iniziano una dispersione rispetto alla linea del tiro.


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La tendenza all'allargamento della rosata è maggiore nei pallini più piccoli nei quali la resistenza dell'aria ha un effetto maggiore. I pallini più piccoli iniziano la loro dispersione ad una distanza dalla canna inferiore e risultano con una deformazione più evidente che nei pallini più grandi.

Ovviamente l'effetto di dispersione maggiore o minore entro certe distanze sopra citate dipende anche dalla strozzatura della canna del fucile.

Le rosate dei pallini subiscono quindi una dispersione trasversale che può essere facilmente verificata sparando su di un cartone. Tali prove vengono generalmente effettuate ad una distanza di m 35. Sul cartone viene disegnata una circonferenza con diametro di cm 75.
Sulle prova di tiro può essere calcolato l'indice di dispersione quale quoziente tra il numero dei pallini che hanno impattato dentro la circonferenza, ed il numero totale dei pallini contenuti nella cartuccia appena sparata.  
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Se si utilizzano cartucce senza di contenitore con canne cilindriche si ottengono rosate con un indice circa il 40-45% dei pallini sparati, mentre canne della massima strozzatura raggiungono un indice del 70-75%.
Per canne con strozzature intermedie si ottengono ovviamente valori intermedi.  
Se si utilizzano cartucce dotate di contenitore le suddette percentuali aumentano mediamente del 10%, con tutti i valori di strozzatura. 
Una rosata è sicuramente tanto più efficace, quanto più i pallini sono distribuiti regolarmente ed uniformemente sulla superficie interna alla circonferenza.  
Ovviamente da una serie di spari alla placca di cartone si possono avere una buona uniformità generale oppure due situazioni non ottimali quali: 
• un forte addensamento di pallini al centro della rosata, che ne lasci sguarnita la zona periferica;
• una forte differenza di pallini tra i vari settori in cui è possibile suddividete il cerchio (da A a Q nell'immagine superiore).
Da tali valutazioni si evince la necessità di definire altri due indici: un indice di concentrazione ed uno di uniformità di distribuzione. 

I metodi seguiti per la vantazione delle rosate sono moltissimi ma personalmente ho utilizzato a rosata dei pallini calibro 16volte per cartucce caricate artigianalmente il metodo Manaresi semplificato. Con questo metodo all'interno della prima circonferenza di 75 cm di diametro ne viene segnata un'altra il cui diametro è esattamente la metà 37,5 cm. Si ottengono due aree costituite da un cerchio (grigio) ed una corona circolare (arancione) che hanno la medesima superficie.

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La superficie del cerchio grigio risulta uguale ad un quarto della superficie totale.
Vengono poi tracciate due rette perpendicolari, passanti per il centro.
A questo punto si può ottenere l'indice di concentrazione quale quoziente del rapporto tra il numero dei pallini contenuti nel cerchio più grande, ed il numero dei pallini contenuti nel cerchio più piccolo.
Se per assurdo supponessimo di avere sia sul cerchio più piccolo che su quello più grande la stessa uniformità il valore dell'indice sarebbe uguale a 4. Ma la cosa non è realistica essendo di fatto la rosata sempre più fitta al centro.
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L'indice di uniformità di distribuzione può essere così calcolato: occorre contare i segni dei pallini contenuti nei 4 settori arancioni del cerchio grande. Individuiamo il settore più sguarnito e dividiamo il numero di pallini qui presenti per la quarta parte della somma totale dei pallini dei 4 settori. Se di nuovo per assurdo che in ciascun settore vi sia un identico numero di pallini, l'indice di uniformità di distribuzione sarà uguale ad 1. Quanto più il valore si avvicina ad 1, tanto più la distribuzione dei pallini è regolare.

Esistono ulteriori modelli di valutazione relativi ai noti "vuoti di rosata" ossia a quelle situazione nelle quali zone della placca non appaiono interessate dall'impatto dei pallini. Tali vuoti sono più gravi, nell'efficacia generale del tiro, se si spara a bersagli immobili piuttosto che in movimento, ossia che attraversano uno sciame di pallini.

Nell'ambito delle valutazioni possibili sui vuoti di rosata v'è da dire quelle vuote o sguarnite al centro sono le più gravi (ossia con indice di concentrazione superiore a 4), poiché forniscono la certezza di un irregolare prestazione della cartuccia.

Ovviamente forti concentrazioni di pallini nel cerchio di rosata sono importanti ma importanza ancora maggiore è la regolare distribuzione in ogni settore del cerchio più grande (arancione). Per questo nemmeno una forte concentrazione al centro non è di per se un fattore positivo come ovviamente frequenti vuoti di rosata.

A volte la placca ci mostra forti concentrazioni di pallini che taluni definiscono "a costellazione": anche questo fattore non è ottimale essendo l'indicatore di elevate pressioni della cartuccia o in alternativa di piombo di pessima qualità o addirittura di deficienze nella tenuta ai gas del borraggio.

VALUTAZIONI SULLA CARTUCCIA DA CACCIA
Se la rosata appare molto dispersa con buona probabilità può essere la conseguenza di eccessi di pressione o di velocità, elevata deformazione dei pallini con perdita della forma sferica o anche di scadente tenuta del borraggio.

In contrapposizione una rosata molto concentrata indica una scarsa velocità dei pallini o un cartuccia caricata con dose troppo elevata di piombo.

Se la cartuccia da caccia produce una rosata vuota al centro ciò può essere dovuto da un borraggio troppo pesante, mentre quella vuota in un settore può indicare una opposizione del borraggio risultante non sufficientemente friabile o in alternativa borra contenitore nella quale le alette si sono aperte in modo irregolare.

I colpi molto irregolari possono essere la risultante anche di un caricamento difettoso o da una combustione imperfetta della polvere fattore la cui derivazione può essere legata anche ad una carente combinazione polvere-innesco.

Ovviamente per arrivare a certe valutazioni non bisogna sparare un sol colpo ma una serie di colpi (almeno 10-15 colpi). E soprattutto occorre ridurre al minimo le variabili: per esempio occorre sempre sparare le fucilate con l'appoggio e caricare le cartuccia con la medesima partita di piombo (stessa confezione). La presenza di dati di una serie di colpi dovrà essere elaborata con media aritmetica e su questi ultimi dati così ottenuti effettuate le valutazioni di rito.
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